Andrò in giro per le strade zufolando, così,
fino a che gli altri dicano: è pazzo!
E mi fermerò soprattutto coi bambini
a giocare in periferia, e poi lascerò un fiore
ad ogni finestra dei poveri
e saluterò chiunque incontrerò per via
inchinandomi fino a terra.
E poi suonerò con le mie mani le campane
sulla torre a più riprese finché non sarò esausto.
E dirò a tutti: avete visto il Signore?
Ma lo dirò in silenzio e solo con un sorriso.
Io vorrei donare una cosa al Signore,
ma non so che cosa. Tutto è un suo dono
eccetto il nostro peccato. Ecco, gli darò
un'icona dove lui - bambino - guarda
agli occhi di sua madre: così dimenticherà
ogni cosa. Gli raccoglierò dal prato una
goccia di rugiada: è già primavera, ancora
primavera, una cosa insperata, non
meritata, una cosa che non ha parole;
e poi gli dirò d’indovinare se sia una lacrima
o uno perla di sole o una goccia di rugiada.
E poi andrò a lavarmi nel fiume e all'alba
passerò sulle porte di tutti i miei fratelli
e dirò a ogni casa: «Pace!»
Io vorrei donare una cosa al Signore,
ma non so che cosa. Dirò solo:
avete visto il Signore?
Ma lo dirò in silenzio e solo con un
sorriso, poi non dirò più niente.